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PROVÉRBIOS ITALIANOS

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N

Natura è gran maestra, e mai non erra.

Nave con troppi piloti cozza su scogli ignoti.

Ne ammazza più la penna del medico che la spada del cavaliere.

Nè amor, nè signoria non vuole compagnia.

Nè amore nè potere han bisogno di compagnia.

Nè Aprile senza fiore, nè donna senza amore.

Nè di state, nè d'inverno, non andar senza mantello.

Nè donna, nè tela, (non la guardare) a lume di candela.

Nè mulo, nè mulino, nè signore per vicino.

Nè pianto nè bruno, non suffraga nessuno.

Nè sale nè consiglio non dar mai, si non è pregato.

Ne uccide più la gola / lingua che la spada.

Necessità è madre dell’invenzione / delle arti.

Nei pericoli si vede chi d’amico ha vera fede.

Nel bisogno si conosce l'amico. Nel bisogno si conoscono gli amici.

Nel mondo non è felice, se non chi muore in fascie.

Nel pollaio non c'è pace se canta la gallina e il gallo tace.

Nell’epoca presente, chi sta zitto acconsente.

Nell’infermità si conosce la sanità.

Nella botte piccola c'è il vino buono.

Nella buona compagnia non ci sta malinconia.

Nella casa non c'è pace se canta la gallina e il gallo tace.

Nella chiesa coi santi, in taverna coi ghiottoni.

Nella valle dei cechi ogni orbo è un re

Nelle sventure estreme si soffre meglio insieme.

Nemico diviso, mezzo vinto.

Nessun disprezzerai, che il più piccolo nemico può darti briga assai.

Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria.

Nessun muro è tanto forte quanto l'unione e la concordia.

Nessun palmo di mano è senza tagli, nessun’anima umana è senza sbagli.

Nessun può dare quel che non ha.

Nessun può dirsi beato prima d’esser sotterrato.

Nessuna nuova, buona nuova

Nessuno è mai caduto in povertà per aver fatto troppa carità.

Nessuno è meno solo di chi è solo.

Nessuno è sfortunato come l'agnello: o è cornuto, o è castrato o è scannato.

Nessuno è un eroe per il suo cameriere.

Nessuno nasce maestro.

Nessuno può piacere a tutti.

Nessuno può sfuggire il proprio destino.

Nessuno sa più dire dove è nata una notizia molto riportata.

Nessuno zoppica per il dolore altrui.

Niente è tan fastidioso e nauseante quanto l’abbondanza.

Niente facendo, s’impara a far male.

Niente può nascere dal niente, niente può finire in niente.

Niente s’asciuga così presto come le lacrime.

Niuna nova, buona nuova.

Niuna prigione è bella, e niuna amante è brutta.

Niuna rosa così bella, che da ultimo non avvizzisca.

Niuno è profeta in patria.

Niuno è savio d’ogni tempo.

Niuno può servire a due padroni.

Nobiltà impone dovere.

Non basta conoscere il bene, bisogna farlo.

Non bene senza vedere, mai firmare senza guardare.

Non bisogna fidarsi nei sogni.

Non bisogna imbarcarsi senza biscotti.

Non bisogna metter troppa carne al fuoco.

Non c’è avere che valga sapere.

Non c’è barca che non balla, non c’è uomo che non falla.

Non c'è carne in macelleria che cane o gatto non porti via.

Non c’è carne senz’osso.

Non c’è cosa così cattiva che non sia buona.

Non c'è due senza tre.

Non c’è fumo senza fuoco.

Non c’è gusto senza disgusto.

Non c'è male per uno che non sia bene per un altro.

Non c’è male senza bene.

Non c’è male senza compenso.

Non c’è miele senza fiele.

Non c’è miglior maestro della necessità.

Non c’è migliore specchio, dell’amico vecchio.

Non c’è pane senza pene.

Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere.

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Non c’è rosa senza spine.

Non c’è santo che può se Dio dice di no.

Non c’è uomo che non erri, e cavallo che non sferri.

Non cessar per gli uccelli di seminar i piselli.

Non ci fu mai grande ingegno senza un pò di pazzia.

Non cominciare affatto una cosa, o conducila a termine.

Non comprate il gatto nel sacco.

Non contrastare con l’uomo poente, e sta discosto dall’acqua corrente.

Non convien cantare trionfo prima della vittoria.

Non d’ogni legno si può fare un santo.

Non date tanto a Pietro che Paolo stia indietro.

Non desiderando nulla, si possiede tutto.

Non destare il can che dorme.

Non dimandar quella cosa che tu negheresti.

Non dire quattro finchè / se non l’hai nel sacco.

Non è amico mio quel che risparmia il suo e mangia il mio.

Non è amore senza gelosia.

Non è bello ciò che è / quel ch’è  bello ma è bello ciò / quel che piace.

Non è bello il corpo se l’anima non è bella.

Non è buono mangiar ciliege co’signori.

Non è festa tutti i giorni.

Non è gradito l’esser disgraziati, ma è salutare assai l’esserlo stati.

Non è in alcun luogo colui che è in tutti luoghi.

Non è lecito ignorare la legge.

Non è mai troppo tardi per imparare.

Non è male consigliarsi col guanciale.

Non è povero chi ha poco, ma chi molto desidera.

Non è ricco chi possiede ma chi meno ha bisogno.

Non è saggio davvero tenere uova e noci in un solo paniere.

Non è sempre d’accordo il labbro e il cuore.

Non è sempre savio chi non sa essere qualche volta pazzo.

Non è tutt’oro quel(lo) che riluce(, non tutto che ciondola cade).

Non è un per cento di sua sorte conento.

Non è uomo chi non sa dir di no.

Non entra a mesa la campana e ognun ci chiama.

Non esiste badilaccio che non trovi un manicaccio.

Non esser’ tutto zucchero e sapori, se non vuoi che il mondo ti devori.

Non far ciò che tu puoi, non spender ciò che tu hai, no creder ciò che tu odi, e non dir ciò che tu sai.

Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te.

Non fare d’una mosca un elefante.

Non fare il conto senza l'oste.

Non ficcare il naso negli affari altrui.

Non fidate farina al cane che lecca cenere.

Non fu mai gran gaglardia senza un ramo di pazzia.

Non fu mai inutile far del bene.

Non fu mai sì bella scarpa, che non diventasse una ciabatta.

Non gettare la scardova per il salmone.

Non giudicar per legge, nè per carte, se non ascolti l’una e l’altra parte.

Non giudicare un libro dalla relativa copertura.

Non ha il dolce a caro, che provato non ha l'amaro.

Non hanno gli uomini il maggior nemico che la troppo grande prosperità.

Non i titoli illustrano gli uomini, ma gli uomini i titoli.

Non la barba, ma la mente, fa l’uomo sapiente.

Non lasciare il poco per l’assai, che forse l’uno e l’altro perderai.

Non lodar il bel giorno innanzi sera.

Non lodare nessuno prima della morte.

Non mettere il carro innanzi ai buoi.

Non mettersi prima il giubbone che la camicia.

Non nominar la fune in casa dell’impiccato.

Non parlar di corda in casa dell’impiccato.

Non pensa il cuor, quel che dice la bocca.

Non pianse mai uno, che non ridesse un altro.

Non pigliar consiglio da gente che agisce male.

Non può corregere mai l’altrui difetto, chi dello stesso non si sia correto.

Non può esser prudente chi non è paziente.

Non può fare animo di leone chi ha il cuore di pecora.

Non può quel che vuole, vorrà quel che può.

Non puoi avere botte piena e moglie ubriaca.

Non puoi vedere il bosco se sei tra gli alberi.

Non ride sempre la moglie del ladro.

Non rimane difficile a nessuno a ventre pieno predicar digiuno.

Non scopire un altare per ricoprire un altro.

Non scherzare con l’orso, se non vuoi esser morso.

Non sempre il cammino più corto ti porta sicuro a buon porto.

Non serve dire: Di tal acqua non beverò.

Non serve piangere sul latte versato.

Non si conosce il bene, se non quando s’è perso.

Non si dà fumo senza fuoco.

Non si debbe credere all'amico che loda, ne al nemico che biasima.

Non si debbe dire: per questa via non voglio passare.

Non si dice mai tanto una cosa che non si sia qualche cosa.

Non si è mai troppo vecchio per imparare.

Non si fa nessuna frittata senza rompere le uova.

Non si muove foglia che Dio non voglia.

Non si può ad un tempo bere e fischiare.

Non si può aver la rosa senza le spine.

Non si può avere il miele senza le pecchie.

Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca

Non si può cantare e portare la croce.

Non si può cavar sangue da una rapa.

Non si può dire nulla che non sia già stato detto.

Non si può dormire e far la guardia.

Non si può sempre dire la verità.

Non si può servir a due signori.

Non si può tenere la farina in bocca e soffiare.

Non si scopre un altare per ricoprire un altro.

Non si vende la pelle prima che s’ammazzi l’orso.

Non si vive d’aria.

Non son tutti santi quelli che vanno in chiesa.

Non sono uguali tutti i giorni.

Non stano bene due galli in un cortile.

Non stuzzicare il can che dorme.

Non svegliar il can che dorme.

Non ti far schiavo di te stesso.

Non ti fidar del can che tace.

Non ti fidar dell’acqua cheta!

Non ti fidare dell’apparenza.

Non tutti i mali vengono per nuocere.

Non tutti i mali vengono per nuocere.

Non tutti i matti stanno all’ospedale.

Non tutti quelli che hanno lettere sono savi.

Non tutti son cacciatori, quelli che suonano il corno.

Non tutto il male viene per nuocere.

Non v’è gioia senza noia.

Non v’è pane senza pena.

Non v’è peggior ordo di chi non vuol sentire.

Non v’è più bel messo che se stesso.

Non v’è rosa senza spina.

Non v'è si tristo cane, che non meni la coda.

Non v'ha peggior frutto di quello que mai non si matura.

Non vale la corda per impiccarsi.

Non vi è pentola si brutta, che non trovi il suo coperchio.

Non vi è rosa senza spine.

Novella cattiva, presto arriva.

Nulla è difficile a chi vuole.

Nulla è nuovo sotto la cappa del sole.

Nulla nuova, buona nuova.

Nuoce più la pace simulata che non la guerra aperta.

Nutrisci il corvo, e ti caverà gli occhi.

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